domenica 25 dicembre 2011

Hiv sotto osservazione

Il forum della società civile sull'Hiv e sull'Aids ha deciso di monitorare l'attività governativa riguardo alle attività politiche, sociali e sanitarie messe in atto in Italia, allo scopo di combattere la diffusione e di prevenire gli sviluppi del virus Hiv e dell’Aids. A partire dal primo dicembre sarà questa l'attività fondamentale delle circa 100 associazioni che compongono il Forum, e che si stanno muovendo in base ai principi sottoscritti nella Dichiarazione di Roma, stilata dallo stesso forum il 12 luglio 2011.

Il monitoraggio avverrà sulla base di 24 indicatori,che prendono in considerazione diversi punti fondamentali del tema della lotta all'Aids/Hiv. Innanzitutto il contesto generale e le politiche di prevenzione messe in atto dal Governo e dagli enti preposti. Poi punti specifici di diversa rilevanza, come la stigmatizzazione a cui i malati di Aids o gli affetti da Hiv vanno incontro, la loro privacy che viene spesso violata, le diagnosi, la ricerca scientifica e le politiche antidroga. Infine, il 24 indicatori tengono conto anche dell'impegno internazionale nella lotta contro l'Aids. Tutto nasce da una semplice constatazione. Nell'ambito della lotta all'Aids e all'Hiv, l'attività del Governo italiano e degli enti preposti alla prevenzione ed alla cura della malattia, risulta essere paralizzata per motivi poco comprensibili. Per questo motivo il forum ha deciso di monitorare anche le istituzioni periferiche, ad esempio le Regioni, resesi spesso complici della noncuranza del Governo centrale. Altre semplici osservazioni, effettuate dallo stesso forum, riguardano fatti eclatanti. L'Istituto Superiore di Sanità, presentando i dati sull'Hiv e Aids, ricorda infatti che oltre un terzo delle nuove diagnosi di Hiv viene diagnosticata in fase avanzata, con serie compromissioni del sistema immunitario. Dal 1996 ad oggi, inoltre, due terzi delle persone malate di Aids, non ha effettuato alcuna terapia antiretrovirale per contrastare il decorso della malattia. Inoltre per l'80,7% delle nuove infezioni la causa è' rintracciabile nei contatti sessuali non protetti.

Se è vero che l'Aids e l'Hiv continuano ad essere piaghe sociali preoccupanti per l'intero sistema sanitario nazionale e per le conseguenze di stigmatizzazione sociale dei malati presso l'opinione pubblica, è altrettanto vero che i dati forniti dall'Istituto Superiore di Sanità mostrano un'indolenza politica e sanitaria crescente. Una disattenzione nella prevenzione che ha le sue profonde ricadute sociali ed economiche sulla collettività intera. Parafrasando uno slogan di uno spot pubblicitario, prevenire è meglio che curare.

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